a cura di Marinella Bianco
Nel 1933, in piena epoca fascista, si stabilì di rimaneggiare il Palazzo comunale e dargli una doppia funzione: Comune e Casa Littoria. In archivio un fascicolo conserva anche tutti i disegni.
A piano terra si diede un locale per la banda musicale e si creò anche un alloggio per un dipendente con tanto di guardiola.
Rimanevano liberi ancora quattro locali dei quali uno era proposto di darlo alla sede del Fascio Femminile e un altro ai Premilitari.
Considerando anche gli impianti di illuminazione e dell’acqua, dei decori interni, l’attico e una balconata si prevede una spesa di Centomilalire.
Interessanti le fatture degli artigiani e delle ditte che mostrano in dettaglio lavori e costi, nonché le loro stesse carte intestate. Tutte del 1934.